Oggi vorremmo raccontarvi la storia che ci è arrivata
direttamente da un’esperienza aquilana. Parla di giovani, giornalismo e…
volontariato.
Tutto ha inizio in un periodo che non specificheremo, come
non specificheremo il nome della nostra fonte.
Chi ci contatta racconta la sua storia “Nera” di giornalismo
aquilano.
Dopo alcuni scambi di
email finalmente “la fonte” riuscì ad avere un incontro con il direttore di un
quotidiano on-line. Successivamente, attraverso breve colloquio fece una
buona impressione ottenendo il fantomatico “periodo di prova”. Questo periodo di prova lo
ottenne con la semplice sottoscrizione di un documento ed il versamento di una quota Associativa di 15 euro che il direttore offrì di tasca propria e che avrebbe identificato
la nostra fonte come Volontario presso il quotidiano on-line in questione . Un’esperienza che ritenne di
dover fare per apprendere sempre più nel campo del giornalismo. Quella,
sembrava un’ottima occasione.
Così cominciò a lavorare scrivendo articoli (anche
abbastanza ben fatti e che riscossero diversi successi) e facendo riprese in
varie conferenze stampa dove spesso vengono mandati ragazzi sottopagati o per
meglio dire non pagati.
Era una persona che non chiedeva molto; quando c’era un
servizio da dover montare dopo aver passato un’intera giornata fuori, accettava
anche di restare in redazione fino a tardi per terminare al meglio il lavoro.
Una volta, ci scrive, accettò anche di dormire in una sistemazione che non
fosse casa sua poiché la mattina seguente, sempre gratuitamente, avrebbe dovuto
realizzare delle riprese in un incontro molto importante che si tenne poco
fuori l’Aquila.
Passarono alcuni mesi e le uniche cose che riuscì ad
ottenere furono un paio di rimborsi spesa di 50 euro per mese.
“A poco a poco”, ci scrive, “cominciai a nutrire dubbi, per
prima cosa su quell’ adesione che venne chiesta per diventare un Volontario”.
In questo modo,anche se nella realtà delle cose la nostra fonte lavorava in Nero, questo non sarebbe sussistito semmai qualcuno avesse effettuato dei controlli. Infatti, con la
firma apposta su quella prima adesione, diventava a tutti gli
effetti un Volontario del quotidiano on.line. Il direttore avrebbe avuto come
si suol dire le spalle coperte.
Nonostante tutto, però, continuò a fare il suo lavoro perché
come ci scrive “devo imparare ancora tanto ed anche se la situazione è questa
non posso farci niente”.
Comunque, la pazienza
di ognuno ha un limite. Dopo due mesi di duro lavoro in Nero, si trovava in
redazione alla presenza di un regista che lavorava con altri quotidiani on line
ed un suo collaboratore; la parola fine a quell’esperienza la mise quando in
quella stanza sentì dalla bocca del direttore che quel regista ed il suo
collaboratore avrebbero avuto da subito un contratto regolare da parte dello
stesso quotidiano.
A quel punto decise di mollare e tornarsene a casa.
Questa storia tutta aquilana aiuta a farci alcune domande
tra le quali: Chi controlla come vengono spesi i finanziamenti dati ai
quotidiani on-line ed alle associazioni culturali? Esistono delle realtà che
sono favorite da questo o quell’altro politico? Come mai la maggior parte delle
persone che collabora (a tempo più che pieno) con i quotidiani aquilani, è
sempre irregolare? Sono davvero utili tutti i quotidiani aquilani oppure
qualcuno nasce solo per prendere finanziamenti, giocando con ragazzi che
vogliono apprendere davvero il mestiere? E in ultimo, ma preferiremmo che voi
ci aiutaste a compilare la lista di domande che vorremmo fare a chi di dovere,
perché tanti quotidiani on-line vanno alle inaugurazioni dell’acquisto di mezzi spazzaneve dove è offerto dal Comune anche un ricco buffet?
Questa è una breve storia raccontata grazie alla
segnalazione della nostra fonte; è una piccola finestra, una delle tante che
abbiamo aperto raccontando nel precedente articolo, dei ragazzi assunti in Nero
come camerieri in un ristorante frequentato assiduamente dalla Guardia di
Finanza. Paradossi aquilani che non ci fanno smettere di pensare come l’Aquila
sia e resterà per sempre uno specchio dell’Italia, dalle negatività, alle
positività.
Ma per adesso le negatività sono ovunque e se davvero
qualcuno vuole bene all’Aquila, cominci a sbirciare nei finanziamenti
dati ai quotidiani on-line ed alle Associazioni di Volontariato.
lorenzo p.
lorenzo.petrilli@libero.it
lorenzo p.
lorenzo.petrilli@libero.it
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