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30/01/14

GIOVANI, GIORNALISMO E VOLONTARIATO : “LAVORAVO IN NERO E PER COPRIRSI LE SPALLE MI FECERO SOTTOSCRIVERE UNA TESSERA DEL VOLONTARIATO”

Oggi vorremmo raccontarvi la storia che ci è arrivata direttamente da un’esperienza aquilana. Parla di giovani, giornalismo e… volontariato.
Tutto ha inizio in un periodo che non specificheremo, come non specificheremo il nome della nostra fonte.
Chi ci contatta  racconta la sua storia “Nera” di giornalismo aquilano.  
Dopo  alcuni scambi di email  finalmente “la fonte” riuscì ad avere un incontro con il direttore di un quotidiano on-line. Successivamente, attraverso breve colloquio fece una buona impressione ottenendo il fantomatico “periodo di prova”. Questo periodo di prova lo ottenne con la semplice sottoscrizione di un documento ed il versamento di una quota Associativa di 15 euro che il direttore offrì di tasca propria e che avrebbe identificato la nostra fonte come Volontario presso il quotidiano on-line in questione  . Un’esperienza che ritenne di dover fare per apprendere sempre più nel campo del giornalismo. Quella, sembrava un’ottima occasione.
Così cominciò a lavorare scrivendo articoli (anche abbastanza ben fatti e che riscossero diversi successi) e facendo riprese in varie conferenze stampa dove spesso vengono mandati ragazzi sottopagati o per meglio dire non pagati.
Era una persona che non chiedeva molto; quando c’era un servizio da dover montare dopo aver passato un’intera giornata fuori, accettava anche di restare in redazione fino a tardi per terminare al meglio il lavoro. Una volta, ci scrive, accettò anche di dormire in una sistemazione che non fosse casa sua poiché la mattina seguente, sempre gratuitamente, avrebbe dovuto realizzare delle riprese in un incontro molto importante che si tenne poco fuori l’Aquila.
Passarono alcuni mesi e le uniche cose che riuscì ad ottenere furono un paio di rimborsi spesa di 50 euro per mese.
“A poco a poco”, ci scrive, “cominciai a nutrire dubbi, per prima cosa su quell’ adesione che venne chiesta per diventare un Volontario”. In questo modo,anche se nella realtà delle cose la nostra fonte  lavorava  in Nero, questo non sarebbe sussistito  semmai qualcuno avesse effettuato dei controlli. Infatti, con la firma apposta su quella prima adesione, diventava a tutti gli effetti un Volontario del quotidiano on.line. Il direttore avrebbe avuto come si suol dire le spalle coperte.
Nonostante tutto, però, continuò a fare il suo lavoro perché come ci scrive “devo imparare ancora tanto ed anche se la situazione è questa non posso farci niente”.
Comunque,  la pazienza di ognuno ha un limite. Dopo due mesi di duro lavoro in Nero, si trovava in redazione alla presenza di un regista che lavorava con altri quotidiani on line ed un suo collaboratore; la parola fine a quell’esperienza la mise quando in quella stanza sentì dalla bocca del direttore che quel regista ed il suo collaboratore avrebbero avuto da subito un contratto regolare da parte dello stesso quotidiano.
A quel punto decise di mollare e tornarsene a casa.
Questa storia tutta aquilana aiuta a farci alcune domande tra le quali: Chi controlla come vengono spesi i finanziamenti dati ai quotidiani on-line ed alle associazioni culturali? Esistono delle realtà che sono favorite da questo o quell’altro politico? Come mai la maggior parte delle persone che collabora (a tempo più che pieno) con i quotidiani aquilani, è sempre irregolare? Sono davvero utili tutti i quotidiani aquilani oppure qualcuno nasce solo per prendere finanziamenti, giocando con ragazzi che vogliono apprendere davvero il mestiere? E in ultimo, ma preferiremmo che voi ci aiutaste a compilare la lista di domande che vorremmo fare a chi di dovere, perché tanti quotidiani on-line vanno alle inaugurazioni dell’acquisto di mezzi spazzaneve dove è offerto dal Comune anche un ricco buffet?
Questa è una breve storia raccontata grazie alla segnalazione della nostra fonte; è una piccola finestra, una delle tante che abbiamo aperto raccontando nel precedente articolo, dei ragazzi assunti in Nero come camerieri in un ristorante frequentato assiduamente dalla Guardia di Finanza. Paradossi aquilani che non ci fanno smettere di pensare come l’Aquila sia e resterà per sempre uno specchio dell’Italia, dalle negatività, alle positività.

Ma per adesso le negatività sono ovunque e se davvero qualcuno vuole  bene all’Aquila, cominci a sbirciare nei finanziamenti dati ai quotidiani on-line ed alle Associazioni di Volontariato.

                                                                                                                                                                  lorenzo p.
                                                                                                                               lorenzo.petrilli@libero.it
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