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03/01/13

VOLARE VOLARE, CADERE SEMPRE PIU’ GIU’


All’Aquila grande calo di vendite dopo il Sisma del 2009

Centro storico: foto di Anna Pacifica Colasacco
Sono sempre più in difficoltà le attività commerciali che dopo il sisma del 6 Aprile 2009 hanno di fatto visto il trasferimento del centro dell’Aquila, in termini di attività e persone, nei centri commerciali.
Ad entrare in uno di questi non si respira aria natalizia, non fosse per gli addobbi delle vetrine, non molto sfarzosi, e quelle classiche canzoncine che si spargono in tutto il complesso. Che tu vada ad acquistare un capo di abbigliamento piuttosto che un telefonino o altro, niente sembra essere tornato al suo posto, quello giusto, dopo il disastro.
Subito dopo il Sisma, ci dice il proprietario della Benetton, “abbiamo avuto un flusso positivo di persone e vendite ma per questo Natale, come per i natali precedenti, il calo é notevole”; molto probabilmente l’aumento delle vendite era dovuto al fatto che tante persone in quel brutto periodo, non avevano nemmeno i vestiti.
A questo punto ci vengono dei dubbi. Ma dopo il Sisma c’è stato davvero questo aumento di vendite oppure questo è solo un caso? E questo Natale sarà in calo per tutti? Decidiamo allora di continuare ad intervistare qualche attività e questa volta scegliamo un ramo totalmente diverso, la lettura. Come il precedente anche la proprietaria della libreria Nuova Editrice (l’unica disponibile subito dopo il Sisma), ci conferma che anche per quel ramo subito dopo il 6 Aprile ci fù un importante incremento di vendite, anche questo però con il passare del tempo è venuto meno fino ad arrivare a questo Natale che si prevede si, migliore rispetto a quello degli anni 2010 e 2011 ma comunque in calo. Ancora una volta, quindi, riceviamo delle conferme rispetto ad un aumento di vendite nel 2009 ed una drastica diminuzione per gli anni successivi.
Dopo questa ennesima intervista cominciamo a comprendere qualcosa in più: in primo luogo il centro commerciale é diventato, dopo quell’evento, il sostituto di un centro storico; in secondo luogo questo Natale si preannuncia molto difficile per tante delle attività commerciali.
 Le persone si sono da subito riunite nel centro commerciale; all’inizio per necessità, per acquistare beni persi, e questo spiegherebbe il grande flusso di persone e vendite descritte dagli intervistati. Successivamente, lo stesso centro commerciale è diventato esclusivamente il punto di incontro prediletto in quanto unico. Infatti, andando su e giù, tra vetrine e negozi, notiamo subito come il centro commerciale sia pieno di persone ma vediamo anche che poche sono nei negozi.
Tanto per la cronoca, tra tutte le attività intervistate l’unica che non ha subito variazioni e che è sempre andata bene è quella della telefonia.
Dirigendoci verso l’uscita decidiamo infine di chiedere ad alcuni ragazzi cosa pensassero del Centro Commerciale e ci viene detto “in Centro non c’è niente, qua incontriamo molte persone ed abbiamo tutto a disposizione” ed altri sulla trentina ci dicono “il pomeriggio di solito stiamo qua ma non sempre, di sicuro la sera ci piace girare tra i locali lungo la Croce Rossa ed in Centro”.
E lungo la Croce Rossa cosa succede? Aria totalmente diversa. Si respira la stessa aria che si sente tutti gli altri giorni, facendo tappa in qualche locale le risposte che ci vengono date alle stesse domande rivolte nel centro commerciale sono quasi di rassegnazione, le cose non vanno molto bene, il flusso di persone non è ottimale, soprattutto perché non ci sono parcheggi. Ma comunque tutti i gestori di quei locali non si arrendono e la prendono spesso con un sorriso, sicuri che comunque sia la sera quel viavai di ragazzi universitari e non, è sempre garantito. Un ennesimo anno insomma, che l’Aquila cerca di tornare a volare volare, ma che invece cade sempre più giù.

                                                                                                                                               lorenzo p.

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