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15/01/13

PARADOSSI AQUILANI E QUELL’ITALIANITA’ CHE NON RASSICURA


A L’Aquila si verificano strani fenomeni tutti italiani. Uno di questi riguarda direttamente la questione tasse. In particolare la richiesta europea di chiarimenti riguardo i risarcimenti alle imprese che, secondo L’Europa, non sarebbero stati aiuti in regime di de minimis, bensì aiuti di Stato in quanti dati a tutti indistintamente dal danno subito. Il 19 Dicembre fu bocciato l’emendamento cosiddetto “killer”, la richiesta del Governo di far pagare a tutte le imprese aquilane il 100% delle tasse non versate a seguito del sisma, fu bocciata.
Quello che resta sono le giustificazioni che le singole imprese e quindi lo Stato italiano dovranno dare alla richiesta europea per chiarire il nesso di causalità tra sisma e danno subito.
E’ a questo punto che nasce uno dei tanti paradossi aquilani ed italiani. Molte imprese con la 3789/2009 ed un bando regionale, a seguito di loro richiesta, ebbero degli indennizzi dopo il terremoto.
Ora, nelle autocertificazioni che le aziende devono elaborare per dare delle motivazioni di causalità sisma-danno, le stesse che hanno usufruito di quel denaro si troverebbero a dichiarare che hanno già avuto dei risarcimenti o indennizzi, come ad esempio è stato dato il 75% del danno ai beni mobili registrati e strumentali. Quindi, la situazione sarà che, chi pretende di avere ragione nel nesso di causalità in realtà avrebbe torto perché è già stato risarcito o indennizzato. In particolare, chi ha partecipato al bando europeo della Regione ed alla 3789/2009 avrebbe potuto sommare la totalità dell’indennizzo; in questo modo potrebbe venir autocertificato quello che potremmo chiamare un “falso”, in quanto lo stesso indennizzo è già stato effettuato. Si potrebbero quindi verificare casi di falsi non aventi diritto come già accaduto, clicca qui.
Questo è solo uno dei paradossi aquilani che rispecchiano sempre più un’italianità nel fare le cose per cui, molte volte, L’Europa ci bacchetta a ragione.
Lo stesso Lorenzo Santilli presidente della Camera di Commercio L’Aquila, nella riunione a porte chiuse del 17 Dicembre, il primo incontro in cui si abbozzava la necessità di una conferenza Stato-Regioni per risolvere parte dei problemi con L’Europa, affermò che la stessa non capisce l’Italia in quanto questa, ed in particolare le personalità che devono gestirla, agisce sempre con italianità e non con normalità. Ma forse non dappertutto si agisce come a L'Aquila, infatti a Settembre 2012 a Bruxelles, il commissario alla politica regionale Johannes Hahn afferma che "l'aiuto riflette l'entità del danno subito"; questo nell'annunciare lo stanziamento da parte dell'Europa di un'ingente somma di denaro a favore del terremoto emiliano.

                                                                                                                                                 lorenzo p.
                                                                                                                                                 lorenzo.petrilli@libero.it
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