A L’Aquila si verificano strani fenomeni tutti italiani. Uno
di questi riguarda direttamente la questione tasse. In particolare la richiesta
europea di chiarimenti riguardo i risarcimenti alle imprese che, secondo
L’Europa, non sarebbero stati aiuti in regime di de minimis, bensì aiuti di
Stato in quanti dati a tutti indistintamente dal danno subito. Il 19 Dicembre
fu bocciato l’emendamento cosiddetto “killer”, la richiesta del Governo di far
pagare a tutte le imprese aquilane il 100% delle tasse non versate a seguito del
sisma, fu bocciata.
Quello che resta sono le giustificazioni che le singole
imprese e quindi lo Stato italiano dovranno dare alla richiesta europea per chiarire il nesso di causalità tra sisma e danno subito.
E’ a questo punto che nasce uno dei tanti paradossi aquilani
ed italiani. Molte imprese con la 3789/2009 ed un bando regionale, a seguito di
loro richiesta, ebbero degli indennizzi dopo il terremoto.
Ora, nelle autocertificazioni che le aziende devono
elaborare per dare delle motivazioni di causalità sisma-danno, le stesse che
hanno usufruito di quel denaro si troverebbero a dichiarare che hanno già avuto
dei risarcimenti o indennizzi, come ad esempio è stato dato il 75% del danno ai
beni mobili registrati e strumentali. Quindi, la situazione sarà che, chi
pretende di avere ragione nel nesso di causalità in realtà avrebbe torto perché
è già stato risarcito o indennizzato. In particolare, chi ha partecipato al
bando europeo della Regione ed alla 3789/2009 avrebbe potuto sommare la
totalità dell’indennizzo; in questo modo potrebbe venir autocertificato quello che
potremmo chiamare un “falso”, in quanto lo stesso indennizzo è già stato
effettuato. Si potrebbero quindi verificare casi di falsi non aventi diritto come
già accaduto, clicca qui.
Questo è solo uno dei paradossi aquilani che rispecchiano
sempre più un’italianità nel fare le cose per cui, molte volte, L’Europa ci
bacchetta a ragione.
Lo stesso Lorenzo Santilli presidente della Camera di Commercio
L’Aquila, nella riunione a porte chiuse del 17 Dicembre, il primo incontro in
cui si abbozzava la necessità di una conferenza Stato-Regioni per risolvere
parte dei problemi con L’Europa, affermò che la stessa non capisce l’Italia in
quanto questa, ed in particolare le personalità che devono gestirla, agisce
sempre con italianità e non con normalità. Ma forse non dappertutto si agisce come a L'Aquila, infatti a Settembre 2012 a Bruxelles, il commissario alla politica regionale Johannes Hahn afferma che "l'aiuto riflette l'entità del danno subito"; questo nell'annunciare lo stanziamento da parte dell'Europa di un'ingente somma di denaro a favore del terremoto emiliano.
lorenzo p.
lorenzo.petrilli@libero.it
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