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09/04/18

Restituzione tasse L'Aquila: perché l'azienda TUA é tra i beneficiari dell'esonero?

Per la restituzione delle tasse non versate a seguito del sisma del 6 Aprile 2009 ci sarà una mobilitazione di tutte le personalità all'Aquila. Una questione che nasce dopo il sisma, quando il Governo di concerto con la politica locale decise di applicare l'esenzione da ogni tributo  e una riduzione di altri oneri soprattutto a favore delle imprese.
Questo fù deciso attraverso Decreto Legge 28 Aprile 2009 n.39 come convertito in Legge 24 Giugno 2009 n.77. Ad accavallarsi a questa misura sopravvenne anche l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 3789/2009 con la quale le imprese potevano ottenere, oltre ad altri aiuti, un'agevolazione al 75% per il recupero di beni mobili di proprietà da giustificare a favore di nesso di causalità danno-sisma attraverso perizia giurata.

IMPRESE

Le caratteristiche che le imprese dovevano possedere per avere questi aiuti furono esplicitate nel Decreto del Commissario delegato n. 3 del 16 Aprile 2009.
Pochi giorni fa, con Delibera di Giunta Regionale 169 del 21 Marzo 2018 la Regione Abruzzo annuncia di ricorrere per vie giudiziarie affinché due Aziende da essa partecipate, Abruzzo Engineering e TUA non restituiscano le tasse non versate a seguito del sisma.
Ora, il decreto del Commissario delegato n.3 del 16 Aprile 2009, fa un elenco dei Comuni in cui le imprese devono avere sede per accedere ai benefici.
Allora perché la TUA, per la quale la Regione sta ricorrendo contro la decisione della Commissione Europea é stata esonerata così come i comuni del cratere "post-sisma"? Infatti, la sua sede legale si trova nel comune di Chieti quelle operative nei Comuni di Lanciano e Pescara, non presenti nell'elenco dei comuni beneficiari.


                                                                                                                                                               lorenzo p.
                                                                                                                                      lorenzo.petrilli@libero.it



04/01/16

Il blog "Il Polipo" denunciato per diffamazione

Ad oggi, per questi tre articoli: SISTEMA COLLAUDATO DELLO SFRUTTAMENTO GIORNALISTICO: ALL’AQUILA POSSIAMO CREARE UN MODELLO ESPORTABILEGIOVANI, GIORNALISMO E VOLONTARIATO : “LAVORAVO IN NERO...,IL SISTEMA COLLAUDATO DELLO SFRUTTAMENTO GIORNALISTICO, “IO ENNESIMO SCHIAVETTO DELLE TESTATINE AQUILANE” il blog "Il Polipo" a nome di Petrilli Lorenzo é stato citato per diffamazione. Infatti, qualche mese fa é arrivata un'accusa di diffamazione secondo l'articolo 595 c. 3 del Codice Penale.
Il 15 Marzo 2016 ci si dovrà presentare presso la nuove sede del Tribunale dell'Aquila per rispondere del reato.

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                              lorenzo p.
                                                                                                                         lorenzo.petrilli@libero.it

02/03/15

Errata-corrige: sono 40 e non 39

IN RIFERIMENTO ALL'ARTICOLO SUI COMUNI ABRUZZESI CHE PUBBLICANO SUL SITO INTERNET ISTITUZIONALE IL PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE.
I COMUNI SONO 40 E NON 39.

IL NUMERO DEI COMUNI PESCARESI CHE LO ADOTTANO SONO 13 E NON 14.
MENTRE NEL CHIETINO NE SONO 9 E NON 8.

NELLA PROVINCIA DELL'AQUILA 10 E NON 9

01/03/15

Piani di Protezione Civile: in Abruzzo solo 40 Comuni su 297 lo pubblicizzano


Uno degli opuscoli redatti dalla Protezione Civile sulla consapevolezza del rischio si apre così: “Se sei consapevole dei possibili rischi presenti sul territorio dove vivi, se sai come e dove informarti, se sai come organizzarti per affrontare eventuali momenti di crisi, tu vivi molto più sicuro e la Protezione Civile può funzionare al meglio delle sue capacità. Sì, perché sei tu il primo attore di questo sistema: sei tu quello che deve sapere come vigilare, come avvisare, come collaborare con i soccorritori”.

Ciascun Comune è tenuto a dotarsi di un Piano di Emergenza Comunale che sia di aiuto ai cittadini per affrontare ciascuna situazione secondo i criteri generali descritti sopra.

Ma è proprio sicuro che tutti adottano un Piano? O meglio; in quanti ne adottano uno, pubblicizzandolo al di fuori di una delibera che lo approva?

Secondo i dati della Protezione Civile circa il 98% delle realtà comunali abruzzesi ne ha uno. Ma questo cosa vuol dire? Ogni realtà ha divulgato la consapevolezza del rischio ai propri concittadini?

Per rispondere a questa domanda abbiamo visitato i siti internet dei 297 comuni abruzzesi che secondo la Protezione Civile hanno adottato un Piano. Ed abbiamo valutato quanta pubblicità fanno le amministrazioni comunali a questi strumenti di prevenzione e azione. Valutando anche la loro qualità.

Per facilitare il lavoro abbiamo suddiviso i Piani in tre gruppi: Piani “copia incolla”, ovvero quelli che passano da un Comune all’altro cambiando solo il nome della località; “da spiegare”, ovvero quelli che hanno al loro interno informazioni tecniche e pratiche che non spiegano a fondo ai cittadini quale mentalità e quali atteggiamenti avere prima e dopo l’evento, quindi sono da spiegare; ed infine quelli “buoni”, che integrano al meglio la descrizione della macchina dei soccorsi e le buone pratiche di azione e consapevolezza che tutti devono avere.

Partendo dal dato del 98%, man mano che siamo andati avanti nella nostra indagine abbiamo scoperto che questo è un valore formale e non sostanziale.

In termini molto generali possiamo affermare che, se dovessimo fare una classifica dei Comuni virtuosi per applicazione dei Piani di Emergenza avremmo al primo posto quelli della Provincia di Pescara, seguiti da quelli dell’Aquila ed al terzo posto le realtà delle province di Chieti e Teramo.
Ma non fatevi ingannare. La graduatoria nei numeri è molto più impietosa di quanto si pensi.

Analizziamo la prima classificata. Le amministrazioni comunali del pescarese sono 45. Di queste solo 13 hanno un Piano di Emergenza Comunale pubblicizzato, ovvero pubblicato sul proprio sito internet. Di questi 13, riferendoci ai parametri descritti sopra (copia incolla, da spiegare, buoni) 7 Piani sono copia incolla, 4 da spiegare e 2 buoni. Riassumendo: il 4%  ha un Piano buono, il 9% da spiegare, il 15% copia incolla. Facendo un unico conto, il 29% dei Comuni nella Provincia di Pescara ha un Piano di Protezione Civile pubblicato sul sito internet.

Passiamo al secondo classificato: la Provincia dell’Aquila. Questa è la più numerosa e conta ben 108 realtà. Di queste, 6 hanno un Piano da spiegare, 3 copia incolla e 1 buono. Ovvero, il 5% delle realtà comunali della provincia dell’Aquila ha un piano da spiegare, il 3% copia incolla, l’1% buono. Riassumendo:il 9% dei Comuni aquilani ha un Piano di Emergenza.

Passiamo adesso alle terze classificate: la Provincia di Chieti e quella di Teramo.

Nel chietino, che conta 99 amministrazioni, il 9% ha un piano: 3 copia incolla, 3 da spiegare e 3 buoni; rispettivamente il 3% copia incolla, il 3% da spiegare ed il 3% buoni.

La provincia teramana è composta come quella di Pescara da 45 Comuni. Di questi, l’11% ha Piani copia incolla ed il 7% da spiegare. Ad aver pubblicato il Piano di Emergenza nella provincia di Teramo sul sito internet  è stato il 18 % dei Comuni.

Se valutiamo il valore (98%) dei Comuni che hanno adottato un piano nelle 297 amministrazioni comunali abruzzesi ed a questo rapportiamo il numero di Piani realmente diffusi (compresi copia incolla, da spiegare e buoni), avremmo un dato allarmante.

Solo il 13% dei Comuni abruzzesi cerca di coinvolgere la popolazione nell’attività di Protezione Civile.

Un disastro vista anche l’ultima tragedia del 6 Aprile 2009. Ma evidentemente non basta pubblicare un Piano di Protezione Civile sul sito internet per avere la coscienza a posto.

La parte più importante del lavoro sta nel creare un Piano che possa essere indossato dallo specifico luogo e dai suoi abitanti. Quindi non basta copiare ed incollare. Non basta descrivere le procedure avviate dalla macchina dei soccorsi comunali.

Occorre, come afferma il Capo della Protezione Civile Nazionale: “creare una consapevolezza che induca comportamenti ed azioni preventive. In Italia i temi di protezione civile sono trattati con cautela e con un atteggiamento scaramantico. I cittadini vogliono che la scienza li rassicuri, ma il nostro paese ha un elevato rischio sismico e la rassicurazione non può essere data. L’ipocrisia lessicale tipica di questi momenti è ‘non facciamo allarmismo’invece tutte le persone devono essere consapevoli dei rischi che corrono in un determinato territorio, attraverso la conoscenza dei Piani di Protezione Civile di cui ogni comune è, e deve essere, dotato. Tutti noi siamo la protezione civile, 60 milioni di volontari che devono agire nel loro singolo ruolo per il bene della collettività. Il cardine di questa architettura virtuosa è non attendere che altri facciano per noi, ma attivarci ed agire per noi e per gli altri”.

                                                                                                                                                lorenzo p.
                                                                                                                                                                 lorenzo.petrilli@libero.it

25/02/15

Primarie Pd abruzzo: sparito manifesto dal Blog di Beppe Grillo


Disattenzione o forse opportunismo? Sicuramente i più accaniti sostenitori del Movimento Cinque Stelle guidati da Beppe Grillo si faranno questa domanda. Come mai il tanto detestato Partito Democratico ha uno spazio nel blog del Movimento?
Proprio così. Il 1 Marzo 2015 in Abruzzo ci saranno le elezioni primarie che eleggeranno il segretario del PD abruzzese. Scorrendo nel blog di colui che è in prima linea contro il Partito Democratico di Matteo Renzi, ci si può imbattere in questo manifesto con tanto di candidati alle primarie che spiega come, il 1 Marzo 2015 saranno allestiti i seggi per permettere di votare.
Cosa ne penseranno i sostenitori della prima e ultima ora? Cosa ne penserà il Movimento, lo stesso che afferma “Gli italiani pagano 2 euro per farsi prendere per il culo”? Sarà la legge del post meno letto che deve sparire?
Forse, però, per Beppe Grillo,Casaleggio, Di Battista, Onorevoli e Senatori a cui una volta piaceva farsi chiamare “cittadini” tutto fa brodo.
Fino ad un certo punto però, perché il link è sparito.
PRIMA
DOPO POCHI MINUTI