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31/01/14

IL SISTEMA COLLAUDATO DELLO SFRUTTAMENTO GIORNALISTICO, “IO ENNESIMO SCHIAVETTO DELLE TESTATINE AQUILANE”

Se si vuol parlare di Giovani, Giornalismo e l’Aquila allora si può anche dire “pozzo senza fondo”.
Infatti, sembrerebbe proprio che non siano solo dei casi isolati quelli raccontati nei giorni scorsi. Ma appare quasi evidente che esisterebbe un sistema collaudato di sfruttamento.
Ancora oggi, dopo l’articolo di ieri, vi racconteremo un ennesimo caso di ragazzi trattati da “schiavetti delle testatine giornalistiche aquilane”.
“Schiavetti delle testatine aquilane” come ci racconta un altro ragazzo di cui proprio oggi abbiamo ricevuto notizie.
Vi portiamo la storia di quest’altra fonte. Tutto si svolse esattamente un anno fa.
Come in tutti i casi chi ci contatta racconta dei primi scambi di email con un quotidiano online aquilano. Come ci viene testimoniato, l’offerta sembrava professionale, infatti l’annuncio di riferimento si trovava proprio sul sito e  citava “Cerchiamo personale per la redazione di…”.
 La differenza più grande rispetto ad altri casi, però, fu che questo ragazzo ebbe solamente contatti telefonici con il direttore responsabile.
Infatti, dopo aver inviato il proprio curriculum, venne preso come in tutte le altre testimonianze per un “periodo di prova”. Ovviamente non si permise mai di chiedere compensi. Ed é bello vedere come questo fantomatico “periodo di prova” torni sempre a galla.
Dicevo all’inizio che questa nuova fonte ebbe solo contatti telefonici. Per un mese ed anche più  venne spedito sotto commissione telefonica da una conferenza stampa all’altra, senza aver mai visto oppure senza essere mai stato invitato ad un incontro con il direttore responsabile. Ed ovviamente, non vide mai neppure alcun compenso; (quantomeno nella storia che raccontammo precedentemente il direttore di un altro quotidiano online diede all’ennesimo malcapitato due rimborsi spesa da 50 euro). La nostra fonte ci riferisce anche di un breve episodio, sempre rigorosamente telefonico, in cui provò a parlare della possibilità di cominciare a parlare anche di compensi seppur minimi; ma intimorito dalla risposta del direttore “come scusa??!!” non insistette più di tanto.
E così, dopo esser stato sbattuto da una parte all’altra, tra una conferenza stampa e l’altra (dove sembrava di dover andare più per propaganda politica dovuta, che per fare informazione), e dopo aver portato a termine pezzi che  vennero pubblicati, decise di abbandonare quello che all’inizio gli sembrava un buon modo per apprendere sempre di più il mestiere.
La storia di questo ragazzo, finisce senza che abbia mai visto il direttore del quotidiano on-line di cui ci parla, senza che abbia mai ricevuto un seppur minimo compenso, ma con il risultato che il quotidiano pubblicò sempre i pezzi della nostra fonte. Almeno per qualcuno il finale non è amaro.
Ma forse qualcosa può essere fatto. Forse, e ripetiamo quello scritto nell’articolo precedente, se davvero qualcuno vuole davvero bene all’Aquila, potrebbe cominciare a sbirciare nei finanziamenti dati a quotidiani on-line ed alle Associazioni di Volontariato. Chissà che non ci siano stranezze nel modo in cui vengono “offerti” e gestiti.

                                                                                                                                                                                                                                                                                                             lorenzo p.
                                                                                                           lorenzo.petrilli@libero.it 
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